lunedì 15 gennaio 2007

E quindi siamo qui

Siamo quelli che decidono un’altra cosa. Non ci accomuna nulla in particolare. Siamo diversi, eterogenei, siamo semplicemente uomini, donne, ragazzi. Bambini nell’anima. Siamo. E questo è già qualcosa.

Decidiamo di non avere vite facili, di non sapere cosa succederà domani, decidiamo di andare via, lontano da casa, e di vedere come cambieremo. Accettiamo il nostro destino, e vogliamo che le nostre vite servano a qualcosa. Crediamo in noi stessi. A volte, sogniamo. Un mondo diverso, o per lo meno migliore.

Ogni giorno della nostra vita sappiamo che qualcosa può essere fatto, e che pensare “no, nulla cambierà” è solo una scusa, un modo di tapparsi gli occhi e di accettare passivamente la realtà delle cose, la povertà delle nostre anime.

Reagiamo, siamo attimi di esitazione della mente, ci insinuiamo in quei dubbi, scaviamo nelle nostre e nelle vostre coscienze.

Possiamo, abbiamo in noi la forza dell’umanità a guidarci. Possiamo. E lo facciamo. Senza per questo nasconderci dietro al nostro autocompiacimento. Possiamo, e lo faremo.

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